Semplificazione amministrativa: può servire una mappa per razionalizzare gli adempimenti?
In tutti i paesi avanzati gli adempimenti posti a carico degli utenti – ma anche degli operatori delle amministrazioni pubbliche – sono spesso giudicati troppi e incongruenti, quasi che sia difficile ricostruire il senso delle azioni richieste.
Non è un problema solo italiano. In Italia, però, il prevalere della cultura giuridica (e la conseguente attenzione al rispetto della forma a prescindere dalla sostanza e dal risultato), l’invecchiamento del personale e la difficoltà a pianificare, rendono difficile anche solo affrontare il percorso inverso, quello che dovrebbe portare alla semplificazione delle regole e quindi delle procedure amministrative.
Se si vogliono risolvere i problemi del traffico cittadino non si parte dal Codice della strada. Semmai dai flussi di traffico, dall’analisi degli orari che provocano ingorghi, dall’incrocio tra mappe stradali e percorsi casa-lavoro.
E dall’esito di questa analisi – complessa – si prova a intervenire. Forse regolamentando gli orati di apertura dei negozi, la durata dei semafori, l’introduzione di rotatorie. Regole, sicuro. Ma sostanzialmente strumento di semplificazione basate sulle evidenze.
Al Dipartimento della funzione pubblica stiamo mappando tutte le procedure amministrative valide a livello nazionale. Qualcosa di più dei “procedimenti amministrativi”. Per procedura intendiamo l’insieme di adempimenti posti in carico a un cittadino o un’impresa che non necessariamente si concludono con un provvedimento amministrativo. Si pensi, ad esempio, ai casi in cui l’avvio di un’attività economica sia soggetta a una comunicazione all’autorità competente oppure ai casi in cui le imprese siano obbligate a trasmettere all’autorità competente rapporti o relazioni periodiche.
Ma per poterle semplificare occorre avere la mappa dei flussi (di passaggio delle carte), capire dove si generano strozzature, valutare se alcuni adempimenti sono comuni a più procedure, capire come la disponibilità di dati possa eliminare oneri. Così si può disporre di un modello di rappresentazione delle procedure (e quindi degli adempimenti) utile a capire come trattare i grovigli di regole in modo da porre le premesse per percorsi amministrativamente e razionalmente utili ed efficaci.
Bene, ma da dove si parte? Dal disporre di una mappa che aiuti il decisore a eliminare il superfluo e rendere un po' più agevole l’attraversamento della macchina amministrativa.
In che modo? Beh, intanto con una spolverata di intelligenza artificiale.