e-Procurement e BIM: propulsori per la digitalizzazione degli Appalti Pubblici

Sala 5

Dal 1° gennaio 2025 è in vigore l’obbligo di BIM (Building Information Modeling) per gli appalti pubblici di opere superiori a due milioni di euro. Sebbene il ricorso al BIM sia già un obbligo normativo, resta da capire come questa metodologia possa dialogare con le nuove regole di interoperabilità delle piattaforme di e-Procurement, ottimizzando così la gestione del ciclo di vita dei contratti pubblici. Un focus particolare sarà dedicato ai temi del Project Management e dell’Information Management – espressione normativa del concetto stesso di BIM e collaborazione – come trait d'union che parte dall’approvvigionamento digitale e passa attraverso i documenti e i dati di progetto, e al ruolo centrale dell'ambiente di condivisione dei dati (ACDat), elemento necessario anche per l'applicazione del principio comunitario “once only”.