I Nuovi scenari dei corridoi della rete di trasporto transeuropea
I Nuovi scenari dei corridoi della rete di trasporto transeuropea – I Programmi di finanziamento: Connecting Europe Facility e il Piano Nazione di Ripresa e Resilienza
La costituzione e lo sviluppo delle Reti Transeuropee di Trasporto (TEN-T) rappresenta uno degli elementi unificanti dell’Unione Europea, poiché in grado di contribuire a una politica dei trasporti competitiva e sostenibile, al buon funzionamento del mercato interno e al rafforzamento della coesione economica, sociale e territoriale. Esse perseguono, tra gli altri, anche obiettivi specifici atti a consentire una mobilità senza ostacoli, sicura e sostenibile di persone e merci nonché a favorire l’accessibilità e la connettività per tutte le regioni dell’Unione, facilitando i collegamenti transfrontalieri e contribuendo all'ulteriore crescita economica e alla competitività in una prospettiva non solo nazionale ma globale. Tale politica ha visto recentemente un ulteriore rafforzamento con il nuovo Regolamento sugli orientamenti per lo sviluppo delle TEN-T in vigore dal luglio 2024.
Per dare piena attuazione al quadro programmatico, il meccanismo finanziario denominato “Connecting Europe Facility (CEF)-Transport” mira ad accelerare gli investimenti nel campo delle Reti Transeuropee e a stimolare gli investimenti sia pubblici che privati, stabilendo condizioni, metodi e procedure per la concessione di un'assistenza finanziaria dell'Unione al fine di sostenere progetti infrastrutturali di interesse comune nel settore dei trasporti. Nel 20214-2020 l’Italia ha assorbito circa 1,7 miliardi di euro su 120 progetti e nel 2021-2027, al momento, detiene un portafoglio di 76 progetti che attraggono circa 1,5 miliardi di euro di finanziamenti europei.
Le ingenti risorse messe a disposizione dall’UE nell’ambito del Quadro Finanziario Pluriennale per il periodo 2021-2027, rafforzato dal Programma Next Generation EU, rappresentano il principale strumento per attuare le politiche europee ed in particolare il Green Deal. Il “Dispositivo di Ripresa e Resilienza”, istituito mediante l’emanazione del Regolamento (UE) 2021/241, rappresenta il pilastro di Next Generation EU e si sviluppa tramite l’erogazione di sovvenzioni e prestiti a sostegno di riforme e investimenti da sviluppare all’interno degli Stati membri, come definiti nell’ambito dei rispettivi Piani per la ripresa e la resilienza (PNRR). Il Piano italiano è stato approvato con Decisione del Consiglio del 13 luglio 2021. Le risorse gestite dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ammontano a circa 40 miliardi di euro e sono rivolte a rendere entro il 2026, il sistema infrastrutturale più moderno, sicuro, digitale e sostenibile. In particolare, gli investimenti previsti dal PNRR, nell’ambito della Missione 3 "Infrastrutture per una mobilità sostenibile", hanno come obiettivi comuni la decarbonizzazione, la riduzione delle emissioni attraverso il rafforzamento dei collegamenti ferroviari, dell’intermodalità e di una logistica sempre più integrata.